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LA PROPOSTA

In risposta all’iniziativa InnovaMusei, Brain Drain, Artèdiant e Studio Antimateria presentano Mus3.0, una proposta integrata per fornire un piano di comunicazione e modalità di trattamento del patrimonio museale adeguate ai linguaggi della contemporaneità.
Brain Drain, azienda di comunicazione e organizzazione eventi, che abitualmente coordina e impiega risorse creative esterne, fa da capofila, mettendo al servizio le proprie competenze manageriali e strategie comunicative.
Artèdiant, progetto dell’animatrice Giulia Formica, fornirà le capacità necessarie al racconto delle collezioni museali in forma di storytelling.
Studio Antimateria, studio di new-media art, si occuperà della direzione creativa e della messa a servizio delle nuove tecnologie nella produzione di contenuti audiovisivi.
La proposta prevede soluzioni scalabili e modulari, sintetizzate in coda al progetto, formulate come possibili offerte agli Enti Museali Lombardi, suddivisi per categorie di grandezza.
Dalle nostre analisi, infatti, il tessuto culturale regionale è in gran parte costituito da istituti di media e piccola dimensione, che conservano un patrimonio prezioso per la memoria collettiva, ma in un quadro economicamente parcellizzato che ne disperde le potenzialità.
È ritenuto da noi importante, perciò, fornire soluzioni all’avanguardia che possano incontrare qualunque budget e valorizzare ogni collezione, sia essa d’arte, storica o scientifica.
Descriviamo, nel seguito della presentazione, prodotti audiovisivi che possano attribuire valore immediato al patrimonio culturale, sia in termini di visibilità e fruizione ibrida su canali fisici e telematici, che dal punto di vista artistico, proponendo un dialogo tra le ricchezze immateriali storicizzate e la koinè del mondo odierno, soprattutto giovanile: il digitale.
Le grandi istituzioni museali impiegano già da tempo i linguaggi della new-media art per espandere il proprio contenuto al di là dei suoi limiti fisici.

L’innovazione consiste nella proposta di modalità che sono già prassi su scala internazionale, ma riservate a enti culturali che dispongono di grandi budget, o al mondo aziendale, con il quale siamo abituati a collaborare; modalità che spesso incontrano i bisogni di questo particolare momento storico, ma che si stavano standardizzando già prima dell’emergenza sanitaria, la quale farà inevitabilmente da acceleratore. La possibilità di sfruttare un tempo dilatato, o con accessi contingentati, per fruire dell’opera in presenza, o poterne fruire a distanza attraverso la tecnologia, è un punto fondante dello spirito time-based e site-specific della new-media art e della nostra proposta, caratteristica che ben si inscrive nel quadro di provvedimenti tesi alla risoluzione della pandemia, oltre che nell’inclusione di soggetti diversamente abili, declinando determinate lavorazioni in vesti che diano rilievo al potere sinestesico delle arti digitali. Che si tratti di installazioni interattive, realtà virtuale o aumentata, o soluzioni smart di comunicazione social, la nostra offerta lavora trasversalmente su tutti i target in base ai quali l’abbiamo suddivisa. Una delle difficoltà principali nella trasmissione delle potenzialità delle nuove tecnologie è costituita per l’appunto dalla complessa compenetrazione di possibilità che queste offrono, compreso il rischio che la tecnica sovrasti ciò che invece avrebbe dovuto esaltare. La nostra scelta è indicare quindi su quale aspetto dell’istituto museale, e della sua collezione, opera ogni prodotto, in modo che le scelte interpretative convergano nell’output migliore a seconda delle decisioni curatoriali, per customizzare ogni lavorazione ed inserirla in un piano singergico di creazione e comunicazione dei contenuti. La presentazione seguente serve quindi da collettore di possibilità, che in ogni caso necessita di un percorso progettuale condiviso, in cui l’ente museale dialoghi non solo con dei tecnici, ma con dei creativi, per avere un risultato soddisfacente, in grado di porre la tecnica al servizio del patrimonio culturale.
MUSEO3.0
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CHI SIAMO

Il nostro linguaggio impiega come alfabeto la luce, l'immagine e il suono, in stretta sincronia audiovisiva. La nostra intenzione è interrogare la soggettività umana, confrontandola con i nuovi limiti posti dal progresso scientifico e tecnologico.

STUDIO ANTIMATERIA

La creazione di contenuti è alla base dell' idea della comunicazione. Proprio per questo BrainDrain oltre alle proprie competenze interne si avvale da un vivaio di giovani aziende e professionisti del settore creativo e culturale capaci di realizzare processi semplici e complessi volti alla promozione e al racconto.

BRAINDRAIN

Artèdiant permette il continuum di quel processo del tramandare l’arte alle generazioni future, rigenerando il processo creativo degli artisti del passato, reinterpretandolo ed aumentandolo nell’era digitale tramite l’utilizzo di animazioni e sonorizzazioni ad hoc che rispettano la sensibilità dell’opera originale.

ARTÈDIANT

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